avvocato di giuliomaria

AUTODICHIARAZIONE COVID-19 E CONTROLLI

PROFILI PENALI

Allo scopo di contrastare il diffondersi del Coronavirus il Governo, con più decreti, ha disposto, per tutto il territorio nazionale, varie misure di sicurezza. Tra queste, quella di evitare di uscire dalla propria abitazione salvo che gli spostamenti non siano motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Tali esigenze dovranno essere attestate mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche al momento del controllo, attraverso la compilazione del modulo messo a disposizione dal Governo e in dotazione a tutti gli operatori della Forza Pubblica. Il mancato rispetto delle misure disposte è sanzionato da codice penale, ed in particolare, integra due REATI:

  1. Art. 650 c.p. – Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità – Colui che esce dalla propria abitazione senza alcuna giustificazione è punito con l’arresto fino a 3 mesi o con l’ammenda fino a 206,00 euro;
  2. Art. 483 c.p. – Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico – Colui che dichiara il falso con riguardo alla sussistenza di uno dei motivi giustificativi è punito con la reclusione fino a due anni;

 

COSA FARE QUINDI SE SI VIENE FERMATI?

  • Esibire l’autodichiarazione o, in mancanza di questa, dichiarare al pubblico ufficiale le ragioni della propria uscita. Si deve evitare assolutamente di dichiarare circostanze non vere in quanto il reato di cui all’art. 483 c.p. è molto più grave del 650 c.p. In ogni caso va tenuto presente che entrambi sono REATI e che la cosiddetta “ammenda” comminata dall’art. 650 c.p. NON è assolutamente assimilabile ad una multa in senso gergale. Si tratta di una vera e propria sanzione penale e, pagarla, equivale ad aver scontato una pena, con la conseguenza di “sporcare” la vostra anagrafe penale (la cosiddetta fedina penale).
  • La prima cosa da fare, se veniamo fermati e la Forza Pubblica ritiene ingiustificata la nostra motivazione di uscita (contestandoci quindi una violazione del decreto), è quella di chiedere di nominare un difensore di fiducia, perché una volta che vi viene contestata l’inosservanza del decreto, da quel momento, siete indagati. Si raccomanda anche di indicare quale luogo dove ricevere le notifiche del procedimento penale la propria residenza. Da quel momento in poi raccomandiamo di NON rilasciare alcuna dichiarazione senza la presenza del difensore.

 

Avv. Andrea Di Giuliomaria